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Cosa vedere a Pesaro, la Città della Bicicletta: Bicipolitana esempio di sostenibilità

Chi tiene molto alla sostenibilità, sceglie posti sostenibili dove andare in vacanza. Luoghi dove i parametri green sono in crescita, come Pesaro, che è conosciuta come la Città della Bicicletta, in virtù della sua Bicipolitana, che consente ai turisti e ai local di spostarsi comodamente. Premiata per ben due anni consecutivi dalla Rete delle Città Sostenibili, la qualità della vita qui è piuttosto alta, ma soprattutto orientata a un approccio inclusivo nei confronti della sostenibilità.

Molti gli aspetti positivi, come l’incremento delle piste ciclabili, l’efficienza energetica, l’impegno da parte del settore del turismo. Nel 2024, è stata la Capitale Italiana della Cultura con il titolo La Natura della Cultura. Cosa vedere a Pesaro e cosa fare per un viaggio arricchente e sostenibile

Giro in Bicipolitana

Come riporta il Comune di Pesaro, la Bicipolitana è “una metropolitana in superficie”. Al posto delle rotaie, però, troviamo i percorsi ciclabili. E – naturalmente – le carrozze sono le biciclette. Lo schema non si discosta da quello già in uso dalle metropolitane, ovvero è possibile osservare le principali linee che connettono la città e che permettono agilmente di spostarsi senza inquinare. Non solo: sottolineiamo che andare in bici fa bene alla salute, nostra e del pianeta. Il progetto è al 100% pesarese ed è stato sviluppato e ampliato negli anni per offrire una copertura sempre più vasta.

Il Lungomare di Pesaro

Sono molte le zone imperdibili della città, e non si può non inserire il lungomare di Pesaro in questa lista di cose da vedere. Grazie all’elenco hotel a Pesaro su Pesaro Travel, è possibile scoprire gli alberghi nelle vicinanze di questa posizione strategica, così da unire la comodità del mare alla possibilità di visitare il centro storico e di prendere la Bicipolitana per un itinerario ricco di cose da vedere. Viale Trieste è un punto prettamente turistico, poiché la promenade di Pesaro in estate prevede una vivace vita notturna, tra pub e locali, anche sulla spiaggia. Tip aggiuntiva: non dimenticate di vedere la splendida Palla di Pomodoro!

Città della Musica

Sapevate che Pesaro non è unicamente conosciuta come la Città della Bicicletta, ma anche come la Città della Musica? Un prestigioso riconoscimento che le è stato conferito nel 2017, “Città Creativa Unesco della Musica”. Sicuramente saprete che ha dato i natali al compositore Gioacchino Rossini. Via Rossini, che tra l’altro è tra gli ingressi che consentono di raggiungere il centro della città, è splendida sotto ogni aspetto: citiamo il Conservatorio Rossini, realizzato con i soldi che il compositore lasciò alla sua morte con l’obiettivo di aprire una delle più grandi scuole di musica di sempre.

Nel Circuito di Pesaro Musei rientra ovviamente Casa Rossini, che nel 2015 è stata completamente rinnovata. Grazie al processo di riqualificazione, con la complicità delle tecnologie di ultima generazione, è stata ampliata l’offerta espositiva. Oggi Casa Rossini è tecnologica e inclusiva, considerando che è stata dotata persino di ausili alla visita per i non vedenti e i non udenti.

Alla scoperta del Parco San Bartolo

La Regione Marche è ricca di tesori, soprattutto naturalistici. Ecco perché non possiamo che suggerire di visitare anche i dintorni di Pesaro, così da scoprire il Parco Naturale del Monte San Bartolo. Il panorama, tra mare e monte, è mozzafiato: una delle località da cui ammirarlo al meglio è Gabicce Mare, borgo marinaro di Gabicce Monte. Sono molte le “tappe” da segnarsi, tra cui il Convento dei Girolamini, il Castello di Gradara, il borgo di Fiorenzuola di Focara o ancora fare trekking sul tetto del mondo. Le Marche sono rinomate per il loro tartufo: ci sono molte tartufaie che propongono una specialità di pregio, ovvero il tartufo bianco pregiato del parco San Bartolo.

Domus di Via dell’Abbondanza

Ogni volta che in Italia avviamo dei lavori, dobbiamo aspettarci delle sorprese. Ed è proprio il caso di dirlo: a Pesaro, infatti, durante i lavori edili risalenti al 2004, è stata rinvenuta l’Area Archeologica di via dell’Abbondanza, che è stata musealizzata nel 2015. Proprio come Casa Rossini, anche quest’area può vantare una tecnologia di ultima generazione: il percorso, dunque, propone un approccio divulgativo e scientifico al contempo, mostrando tutti i reperti che sono emersi durante lo scavo, tra cui due vetrine risalenti all’Epoca Romana, o ancora alle Fasi Medioevali e Rinascimentali. Per visitare l’area, è presente una passerella trasparente che agevola l’itinerario: da non perdere assolutamente.